Tutti i giorni milioni di persone nel mondo tra investitori istituzionali e privati gareggiano per battere un indice, il cosidetto benchmark. L’indice non è altro che l’avversario del gestore di fondi, il quale dovrà necessariamente batterlo nel tempo per dimostrare che la sua gestione attiva serve a qualcosa. Ma come vanno le gestioni attive rispetto alla concorrenza ? Non bene. Negli USA negli ultimi dieci anni i tre quarti delle gestioni attive è rimasto sotto benchmark prendendo come riferimento l’indice più liquido e rappresentativo del mondo ovvero lo S&P 500. La replica di questo indice è possibile con fondi indicizzati ad un costo molto basso.
Tuttavia alcuni fondi a gestione attiva hanno battuto l’indice anche per periodi molto lunghi. Per cui negli USA si è deciso di studiare i fondi che su un decennio hanno battuto l’indice al fine di capire se i gestori avevano processi di invstimento comuni e quindi fosse stato possibile trarre delle conclusioni.
I fondi esaminati sono stati i fondi azionari USA con patrimonio superiore ad un miliardo. L’analisi ha rivelato delle caratteristiche comuni a questo ristretto gruppo di gestori. Per prima cosa si è notato che i fondi di successo hanno una bassa rotazione di portafoglio specificatamente pari al 27% contro il 112% relativo al turnover della totalità dei fondi azionari USA su 10 anni. Detto in altri modi il gruppo dei vincenti aveva una detenzione di portafoglio di 3 anni contro una media di poco inferiore ad un anno per la media dei fondi. La concentrazione del portafoglio di questi fondi vincenti è più elevata dell’indice ovvero hanno il 29% circa del portafoglio concentrato su 10 titoli. L’altro punto riguarda lo stile d’investimento che contraddistingue il gruppo dei fondi che hanno battuto il benchmark volto alla ricerca del valore intrinseco dell’azione. Il gestore cerca azioni che abbiano sul mercato prezzi inferiori al loro valore reale. Un’altra peculiarità è la localizzazione geografica dei gestori di qualità che, contrariamente al pensiero comune che li immaginerebbe in grattacieli in grandi centri finanziari, è in piccoli paesi o città degli USA. Con ciò non voglio dire che non possano esistere gestori di successo che operano in altro modo ma dico che esistono gestori che, applicando un processo decisionale disciplinato e rigoroso, riescono a creare il cosidetto “alpha”.
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