Ma non doveva essere finita “l’esuberanza irrazionale” ?

Chissà se anche questa volta il mercato avrà ragione e trasformerà una macchina da soldi virtuale in una azienda cash cow come lo sono aziende che operano in settori più tradizionali. Sto parlando di Groupon e del gran debutto a Wall Street avvenuto ai primi di novembre, ma chi è Groupon ? Si tratta di una azienda che offre servizi che aiutano i consumatori a risparmiare e che nella pratica invia una marea di messaggi in posta elettronica a più di 143.000.000 di persone. Non ha brevetti particolari e solo il 5% dei suoi collaboratori si occupa di tecnologia. Quale è dunque il vantaggio competitivo ? Che cosa protegge il business di questa azienda dall’attacco dei concorrenti ? Forse sono di una generazione passata o poco avezza a ragionare in questi termini ma fatico a comprendere il valore che il mercato da a queste nuove aziende dell’era internet. Veniamo ai numeri: nata tre anni fa dal solito ragazzo americano in jeans e t-shirt fattura nel 2011 1,6 miliardi e viene collocata sul mercato azionario con un valore di 16 miliardi ovvero 10 volte il fatturato. Non ci sarebbe nulla di strano se non vi fossero aziende che, operando in settori tradizionali,  capitalizzano sul mercato la stessa cifra e producono un ammontare di utili pagate le imposte pari al fatturato di Groupon. Mi si dirà allora che il prezzo di una azione è pari ai flussi futuri di cassa futuri previsti scontati ma sinceramente stento a credere che nascano aziende “Google” con una certa frequenza. Piuttosto, numerosi studi, dimostrano il contrario  e quegli analisti che giustificano il prezzo di mercato di Groupon adducendo ai poderosi tassi di crescita degli utili da qui ad n anni dimenticano che fare previsioni in un mercato così dinamico e competitivo come quello in cui opera Groupon è impossibile. Non sarebbe quindi meglio essere prudenti e valutare la società per quello che è oggi ? Già, ma come farebbero i venture capitalist e soprattutto le grosse merchant banks ha fabbricare denaro così velocemente ? Il problema non ci sarebbe se la cosa si fermasse qui ma inizia a diventare devastante quando la signora “Maria” di Voghera (non me ne vogliano) si avvicina, allettata dall’illusione dei facili guadagni, investendo i propri risparmi in queste aziende e credendo nel miracolo google. Chiunque operi da diversi anni sul mercato azionario non può accettare la razionalità di quest’ultimo e Groupon manifesta tale fatto. Il mercato azionario è ancora  nel lungo termine e nel suo insieme razionale ma nel breve contiene delle sacche enormi di irrazionalità dalle quali occorre stare lontani per evitare spiacevoli sorprese.  Uno studio molto semplice che potrete visualizzare cliccando il link http://tomuse.com/internet-startups-web-20-success-failure-rates/  prende in considerazione le società web collocate in USA dal 2005 fino al 2009 e ci da delle informazioni importanti sulle percentuali di sopravvivenza o mortalità in un periodo di 2-4 anni dalla loro creazione.  Ne risulta che il 26,70% è morto, il 59% è sopravvissuto ed il 14% venduto ma badate bene che sono solo trascorsi 2-4 anni………

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Consulente finanziario Finecobank
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