Prove di trading system sul mercato azionario

Diamo uno sguardo al mercato azionario facendo un’analisi quantitativa sui 4 mercati che seguo. Vi ricordo che l’unico modo per prevedere i mercati azionari è quello di non fare previsioni ma semplicemente seguire il trend.  Vale a dire se il mercato sale sto dentro ed incremento e se scende sto fuori o comunque alleggerisco fortemente. Semplice a dirsi ma impossibile a farsi se non si possiedono strumenti tecnici quantitativi o qualsiasi altro metodo che mi dica cosa fare. L’ultima analisi di questo tipo, era stata postata da me in un mio articolo a settembre . I quattro mercati che andremo ad analizzare brevemente sono l’indice S&P 500 per l’america, Eurostoxx600 per l’Europa, il Nikkei 225 per il giappone e l’indice MSCI Emerging per i mercati emergenti. Il sistema che uso è applicato su un periodo di 5 anni ed è volto a massimizzare il rendimento sul mercato azionario preservandoci dal rischio rovina nel caso incui il mercato azionario dovesse assumere un trend fortemente ribassista. A tale scopo il sistema suggerisce per ogni indice preso in considerazione un segnale di acquisto ed un segnale di vendita al verificarsi di determinate condizioni che ci aiutino nella navigazione sul mercato azionario. Ovviamente il sistema è tarato per avere il minor numero possibile di transazioni su un orizzonte di 5 anni e quindi idoneo pr un investitore di medio-lungo termine. E’ altresi importante sottolineare, come in ogni sistema quantitativo, la presenza di falsi segnali o cosidetti rumori, che in taluni casi ci suggeriscono operazioni inutili o addirittura che peggiorano la performance.Ma questo è il prezzo da pagare per evitare di fare la fine della rana bollita nel caso in cui il mercato azionario dovesse perdere il 50% che, pur essendo raro nelle statistiche, dal 2000 ad oggi si è verificato due volte. Un buon sistema minimizza il numero di falsi segnali ma non li può eliminare.
Iniziamo quindi dando uno sguardo agli USA attraverso il principale indice americano ovvero lo S&P 500 ricordando che è l’indice più osservato a livello mondiale:

Il segnale di vendita dell’08 agosto dell’indice S&P 500 non è stato ancora sostituito dal segnale di entrata. Tuttavia dal 01 ottobre ad oggi il mercato americano ha fatto uno straordinario recupero e le medie mobili a 200 giorni e la sua derivata, pur non ancora incrociandosi, hanno cessato la loro discesa. Certamente la prudenza invita a non aumentare le posizioni fino all’intersezione delle due medie mobili, tuttavia si tratta di buoni segnali. Bene ha fatto allo stato attuale chi ha ridotto l’esposizione azionaria ma non l’ha azzerata. Infatti la discesa del mercato azionario del 2007-2008 non è stata per nulla simile in termini di perdita alla correzione azionaria partita nell’ estate 2011. Il trailing stop (stop alle perdite dinamico)  è stato raggiunto dall’indice il 01 ottobre 2011 ma non è stato superato al ribasso e questo fù già un buon segnale. La situazione, per quanto riguarda l’Eurostoxx600 ovvero l’Europa,  pur non essendo così ben impostata come quella USA, è molto simile:

la derivata della media mobile a 200 giorni, ha iniziato a risalire ma non quella semplice a 200.  Ancora non abbiamo segnale di acquisto ma la situazione sta migliorando sensibilmente. Certamente anche qui il trailing stop (che mi preserva da perdite rovinose) è scattato in ottobre ma poi il mercato a reagito subito in qualche seduta ed è uscito dalla soglia di pericolo . Una occhiata ai paesi emergenti attraverso il loro indice MSCI Emerging:

In questo caso il segnale di uscita giunto in estate era stato molto forte perchè seguito anche dal superamento al ribasso del trailing stop. Ad oggi la situazione, benchè in forte miglioramento dal 01 ottobre non sembra essere vicina all’ottenimento di un segnale di entrata. Medie in discesa e nessun incrocio. Considero il Giappone un mercato atipico e da considerare a parte rispetto al resto.

La situazione peggiore  è proprio questa. Il mercato da ottobre non ha reagito e le medie sono fortemente in discesa e non accettano ad invertire la loro tendenza. Solo il rafforzamento dello yen contro euro qui ha dato una mano agli investitori.

Una volta tanto il capitolo valute, dollaro USA, yen, paesi emergenti etc. questa volta ha girato a favore degli investitori euro aiutando ad incrementare le peformance dal 01 ottobre ad oggi dei rispettivi mercati azionari.

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Consulente finanziario Finecobank
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