Durante varie visite in queste settimane ho affrontato la preoccupazione degli investitori sulle sorti della Grecia. Ciò non tanto per il forte interesse verso una nazione dell’unione europea che sta andando a picco quanto per la paura di dover affrontare una situazione simile anche in Italia, dover ritornare alla Lira, oppure dover affrontare una fase estremamente recessiva per diversi anni nella zona euro. Ma cosa si potrebbe fare per proteggersi da uno scenario di questo tipo ? Sicuramente diversificare……e qui non c’è nulla di nuovo rispetto a ciò che scrivo sempre nei miei articoli ma una diversificazione che comprenda una parte del portafoglio in valute forti quali il dollaro, l’Euro, la Sterlina ed il franco svizzero. Sicuramente, in uno scenario che metta in discussione l’esistenza dell’euro o della presenza del nostro paese all’interno dell’unione monetaria, avere nel portafoglio valute rifugio si rivelerebbe una buona cosa. Ma diamo una occhiata alle quattro valute menzionate ed al loro andamento dal 2000 ad oggi. Naturalmente confronteremo tutto contro euro.
La valuta da privilegiare in un worst case probabilmente sarebbe il dollaro e la sterlina che sono sotto dal 2000 contro Euro rispettivamente del 30% e del 25%. Una rivalutazione che dal 2009 è iniziata nel 2009 e che sta proseguendo in tutta la sua forza in questi giorni con le incertezze sull’area Euro. Il Franco svizzero ha già largamente recuperato il gap e dal 2009 ad oggi si trova sopra del 29% inanellando una serie di record fino all’intervento della Banca centrale svizzera in settembre 2011 volto ad evitare che l’eccessiva rivalutazione della moneta bloccasse la crescita del paese. Ma anche la presenza nel portafoglio degli investitori di fondi/ETF di diritto lussemburghese in Euro potrebbe altresì essere una buona soluzione in caso di sfaldamento dell’Euro. Qualora l’Euro rimanga vivo e composto solo da paesi virtuosi (nella ipotesi, l’Italia esce dall’euro e torna alla lira) probabilmente si creerebbe un’opportunità. Infatti nel caso di fitorno alla Lira e conseguente svalutazione nei confronti dell’euro si potrebbero realizzare rendimenti a doppia cifra per il solo effetto cambio. Questa situazione si verifica solo se il fondo/ETF in questione è di diritto lussemburghese e non per i fondi di diritto italiano. I sottostanti ovviamente seguiranno il mercato. Se il fondo avesse sottostanti di enti emittenti italiani allora avrebbe un effetto valutario derivante dall’andamento euro/lira ma ciò non accadrebbe se i sottostanti fossero di emittenti non domestici. Last, but not the least, quindi i consigli sono quelli di diversificare in attività estere oltre che in valuta per coloro i quali credono in una uscita dell’Italia dall’Euro……….
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