Panta rei e trading system

Era il 400 circa a.C. quando un filosofo del tempo chiamato Eraclito nella Grecia antica utilizzo queste due parole scritte in greco nel trattato Sulla natura per descrivere il mutare, il divenire. La morale di Panta rei è quella di vedere il mondo come un cambiamento continuo in cui si alternano momenti di felicità e dolore ma sempre come stati d’animo passeggeri. Nulla dura per sempre e tutto scorre, come l’acqua del fiume. Nulla di più vero soprattutto se ricondotto alle vicende italiane di questi giorni. Eppure rischiamo di focalizzarci sugli eventi del momento e pensiamo che siano destinati a permanere nel tempo anzichè mutare. Tendiamo ad esempio ad osservare il presente con i specchietti retrovisori non immaginandolo per quello che è ovvero un fotogramma di una sequenza di immagini che variano.

Per questo da tempo mi sono concentrato sullo studio dei trend di mercato attraverso l’analisi dei principali indici mondiali rappresentativi dei mercati. Lo sforzo è capire in quale direzione stanno andando gli indici estraendomi dai rumori del quotidiano ed utilizzare queste informazioni per sovrappesare e sottopesare le varie asset class.

Per ritornare all’esempio filosofico  fatto precedentemente significa  avere consapevolezza che tutto muta e proprio per questo utilizzare una metodologia che mi faccia capire come muta un indice o una asset class e che fare.

Facciamo, dunque, la nostra consueta analisi dei mercati azionari attraverso l’utilizzo di medie mobili ottimizzate e partiamo dall’indice americano negli ultimi 5 anni.

Le considerazioni che potremmo fare sarebbero infinite (è caro, non è caro, etc..) ma come saprà chi mi segue non mi interessa fare chiacchere inutili ma sapere se il trend è ancora rialzista. Il trend dell’indice S&P500 continua ad essere rialzista.

Passiamo ad analizzare l’Europa attraverso il capitano dei mercati europei ovvero lo Stoxx600.

Come vedete dal grafico l’indice europeo rimane a livelli inferiori al 2015 e dopo un debolissimo falso segnale di vendita nei primi mesi dell’anno ora mostra nuovamente una ripresa del trend rialzista.

Semaforo verde ancora anche per i mercati emergenti come dal grafico qui sotto. Il grafico segnala debolezza del trend tuttavia però per ora rimane l’impostazione rialzista.

Stesso discorso per il mercato giapponese che continua a mostrare un buon trend rialzista.

Ora a proposito del tutto muta e dell’utilità di studiare i trend attraverso sistemi quantitativi vi mostro l’indice delle materie prime negli ultimi 5 anni. Dopo un forte crollo, evitato grazie al segnale di uscita scattato per l’inversione del trend di medio periodo e dopo un falso segnale dell’anno scorso, ora il mercato da mesi (novembre) è finalmente  in trend rialzista e sta prendendo forza.

Che sia l’alba per un rialzo duraturo delle materie prime innescato da politiche monetarie e fiscali (USA) ultra espansive  ? Lo vedremo facendo l’analisi dei trend ed accettandone il risultato senza rumori di fondo o incertezze.

 

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Informazioni su gianlucabati

Consulente finanziario Finecobank
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3 risposte a Panta rei e trading system

  1. roberto ha detto:

    Buonasera Gianluca, sarebbe così gentile da chiarirmi riguardo alle medie mobili che utilizza e in cosa consiste l’ottimizzazione. Io ad esempio uso, su TF settimanale, una media semplice a 50 periodi, non male ma chiaramente produce falsi segnali. Grazie e complimenti per il blog!

    • gianlucabati ha detto:

      Caro Roberto, l’algoritmo si basa sull’incrocio di due medie mobili, una SMA a 200 giorni ed una DEMA a 200 giorni. L’ottimizzazione consiste nel far girare sulle serie storiche su periodi di 5 anni rolling varie coppie di medie fino a trovare quelle che danno meno rumore, meno transazioni e migliore risultato su questo arco temporale. Sostanzialmente meno falsi segnali. Grazie per i complimenti …ci vorrei spendere più tempo perchè mi piace scrivere…ma il tempo è una risorsa limitata ahime !!

      • roberto ha detto:

        Bene. L’importante non è scrivere tanto ma, anche se poco, comunque contenuti di valore. Soprattutto in materia finanziaria la rete è piena di chiacchiere spesso cotte e stracotte. Servirebbe andare oltre, più a fondo su certe tematiche perché, se è vero che l’italiano medio è scarsamente preparato in materia, è anche stufo di sentire la solita solfa.
        In bocca al lupo per il prosieguo della sua attività!

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