Correzione o inversione ?

Credo che in questo natale 2018 molti consulenti finanziari e risparmiatori si stiano interrogando sul da farsi in un anno in cui tutte le classi d’investimento si apprestano  a chiudere l’anno in rosso. Qui sotto inserisco una tabella  (fonte quantalys) con i dati al 21 dicembre 2018 delle principali asset class nel 2018, 2011 e 2008 ovvero in anni recenti molto difficili.

Le obbligazioni, le azioni, le materie prime sono in rosso. Solo la liquidità e forse l’oro (+2%) potranno fregiarsi di rendimenti positivi. Ciò che colpisce quest’anno è la forte correlazione tra le varie asset class. Chi ha un portafoglio con un profilo di rischio/rendimento atteso che desiderava non dovrà fare nulla ed avere pazienza che è uno dei principali elementi di un buon investitore. Chi invece desidera gestire una parte dei propri risparmi in maniera tattica potrebbe trovare utile leggere ciò che scriverò. In questa sede infatti vorrei mostrare i principali indici mondiali con il trading system che uso al fine di individuare i trend azionari di medio-lungo termine. Come sappiamo potremmo suddividere i trend in primari e secondari. I primari sono quelli che durano da uno a più anni e quelli secondari quelli che durano da 3 settimane a vari mesi. I trend primari sono facili da individuare, guardando un grafico a 5 anni, infatti basta ricercare quale è l’ultima tendenza  che dura almeno un anno. Se la tendenza è al rialzo parliamo di mercato rialzista e e se la tendenza è al ribasso di mercato ribassista.

Il trend secondario dura da alcune (tre) settimane a diversi mesi. E’ un movimento correttivo del movimento primario ovvero il mercato ripercorre in direzione opposta una parte del rialzo primario.

Ecco, in un trend primario che dura anni si intervallano trend secondari con frequenza non prevedibile. A noi interessa cercare di  individuare l’inizio di un trend primario e la sua fine. A questo fine utilizziamo un trading system basato sull’incrocio di medie mobili ottimizzate su serie storiche sui principali indici mondiali che ci aiuti a capire quando il trend primario inizia e finisce. Ovviamente sappiamo che ogni trading system può avere falsi segnali e generare rumore e questo è inevitabile. Allora perchè lo usiamo ?

Per evitare di fare la fine della rana bollita in caso di grandi crolli del mercato  azionario. Variazioni entro il 20% infatti sono da ricondursi a correzioni del trend primario e non necessariamente condurranno ad un movimento ribassista del trend primario. E allora ecco che un sistema basato sulle medie mobili ci aiuta non a prevedere ma a darci dei segnali oggettivi su cui prendere decisioni. Ci permette di staccarci da valutazioni soggettive, personali e legate all’umore generale. (Spesso una bias cognitiva forte è caratterizzata dal cercare e condividere notizie che confermano le nostre convinzioni ignorando quelle contrarie). Se si è trattato di un falso segnale lo sapremo solo dopo. Ma l’obiettivo è di ragionare sempre con la prudenza e la diligenza del buon padre di famiglia per evitare di trovarsi nel mezzo di un forte movimento ribassista carichi di azionario. Movimenti ribassisti superiori a -40% sono molto rari ma accadono e dunque è una possibilità che dobbiamo considerare. Anche perchè un -40% da recuperare significa un 66% di rialzo.

Andiamo dunque a vedere la situazione grafica e quantitativa partendo  dall’indice mondiale all country.

world

La situazione sull’indice Morgan Stanley all country world è ancora rialzista. In questo grafico possiamo vedere come nel 2016 c’era stata una una correzione significativa e simile a quella che stiamo vivendo ed il sistema allora aveva dato un segnale di vendita che poi si era rivelò un falso segnale a posteriori. Ora aggiungiamo il grafico dell’indice s&p 500 USA.

USA

Anche qui per ora non abbiamo il segnale di vendita. E’ interessante vedere anche come il sistema ha lavorato andando indietro di 15 anni.

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Da quest’ultimo grafico appare che nella crisi del 2008 il segnale non fu sbagliato e nemmeno il segnale di rientro !

Ora volgiamo uno sguardo allo stoxx600 ovvero l’indice europeo con le 600 aziende a maggiore capitalizzazione.

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Purtroppo come si può ben vedere dal grafico l’indice europeo non ha un trend primario ben definito e identificabile a 5 anni e dunque abbiamo diversi segnali di entrata ed uscita su questo mercato che hanno creano molto rumore (in gergo tecnico falsi segnali). L’utilizzo delle medie mobili in questo caso è utile ma non sufficiente da solo per prendere decisioni. Faccio notare che il  mercato europeo è sotto i valori del 2000 a distanza di 18 anni.

Una occhiata all’indice giapponese

giappone

Qui il trend primario a 5 anni è ancora rialzista e ad oggi non abbiamo un segnale di vendita nonostante la forte correzione.

Infine i mercati emergenti in cui il sistema ha fornito il segnale di vendita da mesi

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I trend followers dicono che il trend è nostro amico intendendo che occorre seguirlo non andargli contro. Occorre assecondarlo e dunque vedremo le prossime sedute cosa accadrà sugli indici World ed USA al fine di ribilanciare la parte di portafoglio tattico di conseguenza. Come sempre dico questo non è e non vuole essere la migliore metodologia al mondo ma è un metodo.  Si dice che la borsa, come il signore, aiuta chi si aiuta ma a differenza del signore non perdona chi non sa quello che fa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Consulente finanziario Finecobank
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