Un evento estremamente raro

La teoria del cigno nero è una metafora che descrive un evento non previsto, che ha effetti rilevanti e che, a posteriori, viene inappropriatamente razionalizzato e giudicato prevedibile con il senno di poi. Beh, quello della pandemia è certamente un evento che sui mercati finanziari ha determinato uno dei maggiori crolli degli ultimi 30 anni in termini di ampiezza del ribasso, assets investiti e velocità del movimento susseguito da uno dei maggiori recuperi del mercato degli ultimi 30 anni sia in termini di ampiezza del rialzo che di velocità. Oggi sono molti coloro i quali tengono lezioni per spiegarci perchè a marzo 2020 il ribasso si è consumato così velocemente e perchè i mercati sono ripartiti di li a breve inanellando un record dietro l’altro. Già, con lo specchietto retrovisore, siamo tutti bravissimi nel fornire giustificazioni ai movimenti di mercato. Si legge ancora che il rialzo è compatibile e dunque sostenibile con le politiche monetarie e fiscali varate da banche centrali e governi. Come sempre si cercano informazioni che giustificano le nostre opinioni e speranze. E chi fa il mestiere del giornalista lo sa bene. Ma io scommetto che pochi di voi si soffermano sull’analizzare la storia dei mercati, non con la presunzione di sapere dove andranno, ma per acquisire conoscenza. Come diceva Primo levi “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. ”Guardare la storia non ci serve per sapere cosa ci riserva il futuro ma ci da un aiuto per comprendere”

Quindi quante volte nella storia dei mercati si è verificato un rialzo come quello partito un anno fa ?

Oppure quante volte il mercato ha perso più del 25% ?

Queste domande trovano delle risposte ben precise in questo grafico delle performance a 12 mesi che un investitore avrebbe ottenuto investendo in azioni USA dal 1881 al 2021.

Il 20 marzo 2020 il principale indice azionario USA S&P 500 toccava i 3200 punti in ribasso del 33% dai massimi di un mese prima. Sembrava l’inizio della fine o meglio sembrava profilarsi uno scenario che molti noi avevano già vissuto ben 2 volte negli ultimi 20 anni. L’inizio di un mercato orso che sarebbe durato qualche tempo con utili in contrazione e trend primario ribassista. Sappiamo tutti poi come è andata e da quel momento il mercato ha sviluppato un movimento rialzista che lo ha portato un anno dopo a 4000 punti. E’ frequente un rialzo di questo tipo ?

A queste domande con la conoscenza possiamo affermare che no non è frequente e che dal 1881 si sono verificati solo 5 casi. Ed il ribasso precedente ? Non troppo frequente infatti abbiamo assistito a 49 casi dal 1881 ad oggi. Ma come ci può essere di aiuto conoscere questi dati ?

Ci è utile nel momento in cui dobbiamo investire poichè sappiamo che investendo ad occhi bendati avremo a 12 mesi una ragionevole probabilità che il nostro rendimento sia compreso tra -25% e +25% e che potremmo però avere anche alcuni casi (con un 20% di probabilità) tra 25% e 50%.

Ma la cosa più interessante da notare è che il rendimento sarà con una probabilità altissima compreso tra -25% e + 50% . E’ li che stanno la maggioranza dei casi. Ciò ci rileva che nel 94% dei casi la performance dell’indice sarà compresa in questo range e anche che la probabilità di avere rendimenti positivi importanti è maggiore di quella di avere rendimenti negativi altrettanto importanti. In altre parole c’è un rischio ma il rendimento potenziale atteso è maggiore della perdita massima attesa. Ciò che io dico sempre è che i dati storici evidenziano che il mercato sale per i due terzi del tempo e scende per un terzo del tempo e ora sappiamo anche cosa aspettarci con una ragionevole probabilità.

Tornando a noi sapere questo non solo ci è utile nel momento dell’investimento ma anche nel durante poichè la frequenza dei rendimenti indicati in tabella potrebbe farci riflettere sulla percentuale di equity da tenere nel portafoglio nel durante. Credo infatti che, pur essendo consapevoli che per orizzonti di 20 anni questi forse sono discorsi in più, comprendere ciò che è accaduto può aiutarci magari a riposizionarsi sull’equity nei vari periodi e cicli di mercato.

Tradotto se il rialzo dell’ultimo anno è un evento raro forse sarebbe meglio ribilanciare il portafoglio tenendo in considerazione questo elemento ed evitare di credere che esiste il campo dei miracoli aumentando l’equity nei portafogli.

Siamo stati miracolati ed ora dobbiamo averne consapevolezza.

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Informazioni su gianlucabati

Consulente finanziario Finecobank
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