Manifesto dell’investitore

E’ scrollando le pagine di un noto social, che mi sono imbattuto in un post estremamente interessante tratto da un libro “The investor’s manifesto” scritto da William J. Bernstein. Scritto dopo la crisi finanziaria del 2008, si tratta di una breve storia del tempo finanziario in cui Bernstein discute la storia della finanza, vale a dire la storia del rischio e del rendimento, del debito e del credito.

Egli suggeriva; “dopo la crisi del 2008, ci riprenderemo e, ancora una volta, gli investitori avranno rendimenti disponibili. Le crisi pongono le basi per rendimenti futuri elevati”

…come di fatto è accaduto.

Ma diceva anche:

“Se non sei disposto a sopportare rischi e perdite nel breve nel tuo portafoglio, avrai bassi rendimenti. La diversificazione (detenzione di azioni, obbligazioni, liquidità e altro) nel tuo portafoglio è un buon modo per aiutare a bilanciare il rischio, ma questo funziona bene solo per anni e decenni, non necessariamente nel breve. Se stai guardando solo settimane e mesi, vedrai rendimenti scarsi.”

Bernstein spiegava che gli investitori saggi, si rendono conto che i rendimenti a lungo termine sono gli unici che contano!

Ho trovato il libro estremamente interessante soprattutto nella parte finale in cui l’autore fornisce una sorta di decalogo del buon investitore i cui punti riassumerò in questo post perché sono estremamente condivisibili ed utili da andare a rileggere ogni volta in cui mettiamo in dubbio le nostre decisioni in tema di investimento.

-Sono un investitore, non sono uno speculatore.

-Non è quanti soldi guadagno che mi deve preoccupare, ma quanti soldi investo, dove li investo e quanti anni li lascio lavorare.

-La pazienza è una virtù per me. Resisto al naturale bias umano di agire.

-Non sono così coraggioso come il mio broker pensa che io sia.

-Per me, prevenire le perdite è più importante della ricerca del guadagno.

-So che se continuo a lavorare sodo e onestamente, otterrò quasi tutto nella vita. Investire non è diverso.

-Non cerco di prevedere il futuro ma cerco sempre di prepararmi a questo.

-So che per fare soldi in azioni, devo avere la visione per vederle, il coraggio di comprarle e la pazienza di tenerle.

-Il mio obiettivo come investitore non è quello di essere il prossimo Warren Buffett, ma di diventare una versione più autentica di me stesso.

-Capisco che sapere ciò che non so è più utile che essere brillante.

-So cosa possiedo e perché lo possiedo.

-So che la leva finanziaria quando combinata con la volatilità del mercato azionario equivale alla dinamite, e quindi mi tengo lontano da essa.

-So che non c’è una strada facile e nel momento in cui credo che ci sia, mi starò assumendo un grande rischio.

-Per me, non esiste una strada per diventare ricchi velocemente. So che per raggiungere il successo come investitore non devo essere brillante, ma solo un po’ più saggio degli altri, in media, per molto, molto tempo.

-So che negli investimenti, devo fare solo poche cose giuste finché non faccio troppe cose sbagliate.

-Ricordo che le parole più pericolose nell’investire sono “questa volta è diverso”.

-Non posso vivere abbastanza a lungo per fare tutti gli errori di investimento da solo. Devo quindi imparare dagli errori degli altri.

-L’umiltà e il coraggio sono la mia più grande risorsa come investitore. Non devo perderli.

-Cerco di mantenere la testa quando gli altri stanno perdendo la loro.

-L’investimento di successo per me è il 99% di temperamento e l’1% di intelligenza.

In conclusione, credo che ognuno di noi, potrebbe migliorarsi nella gestione dei propri investimenti, cercando di applicare queste poche ma sane regole di buon senso.

Informazioni su gianlucabati

Consulente finanziario Finecobank
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